BRIGHT STAR

di Cristiana Paternò

 

 

 

E' la storia dell’amore tormentato, romantico, scandaloso e anticonformista tra il giovane poeta John Keats e una ragazza di buona famiglia, Fanny Browne, che Jane Campion trasforma in un’avvincente eroina della libertà femminile.

L’amore dura poche stagioni, perché lui morirà di tisi a 26 anni appena, e viene vissuto quasi tutto a distanza, perché John partirà per Roma per tentare di recuperare la salute minata, mentre il matrimonio è considerato impossibile, per le convenzioni dell’epoca, alla luce della precaria situazione economica del giovanotto.

Siamo all’inizio dell’Ottocento e Fanny sfida il suo destino di passiva accettazione, in un mondo in cui non esiste scelta né autodeterminazione. Così, alla morte dell’autore di Ode to a Nightingale, lei deciderà di portare il lutto per un uomo che non avevaneppure potuto sposare.

La neozelandese Campion torna a dirigere un film a sei anni da In the cut e lo fa con uno stile innegabile e con una consapevolezza di genere limpida e sicura.

L’unica donna che sia riuscita a vincere una Palma d’oro nella storia del Festival di Cannes, con Lezioni di piano, disegna qui un nuovo ritratto di ribellione femminile in un film dai forti valori metaforici, come quell’ago che entra nella tela - il filo è bianco all’inizio del film, nero alla fine, quando Fanny, che esprime la sua creatività nella sartoria, si cuce dasola l’abito da lutto.

La tessitura della poesia è anche il filo dell’amore tra Fanny Browne e John Keats, un amore che nasce da un rapporto spigoloso e deflagra attraverso le lezioni di poesia, come accadeva, tra Holly Hunter e Harvey Keitel, in Lezioni di piano.

Bright star, fulgida stella. “Fulgida stella, fossi ferro come tu lo sei...”, scriveva Keats nel 1819 in un sonetto dedicato alla sua amata. Dal sonetto prende il titolo questo film romantico e complesso che va alle radici, anche tragiche, del sentimento amoroso.

Alloral’amore è questo?”, si chiede Fanny, esausta, disperata, mentre giace a letto nella sua stanza che poche settimane prime ospitava decine di farfalle per dare vita e concretezza a un’immagine suggerita in una lettera da lui.

Una passione mai consumata, che il film ricostruisce nei gesti quotidiani, nei silenzi e nelle sospensioni, ma anche negli slanci come quando lei passa davanti alla sua finestra o gli lascia poche note sul cuscino. Con interessanti personaggi di contorno: l’amico di Keats, Mr. Brown, uno scrittore con cui si lascia intravedere un legame omosessuale; la madre di lei e soprattutto la sorellina Toots, testimone e complice, una presenza che ricorda molto da vicino il duo madre-figlia di Lezioni di piano.

Il film, da non perdere, è prodotto dalla fedele Jan Chapman con capitali australiani e britannici, è interpretato da Abbie Cornish – paragonata da alcuni a Nicole Kidman – e Ben Whishaw, oltre che da Kerry Fox (Un angelo alla mia tavola, che consacrò la Campion) nel ruolo della madre.

 

 

da Vivi il Cinema n.3, 2010

 

15- 6- 2010